martedì 31 maggio 2011

Diciamo SI al futuro



Ricordiamo intanto il motivo per il quale siamo chiamati ad esprimere il nostro parere il 12 e 13 Giugno 2011:
a) referendum popolare n. 1
Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione;
b) referendum popolare n. 2
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;
c) referendum popolare n. 3
Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;
d) referendum popolare n. 4
Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Ricordiamo inoltre che si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favorevoli
Personalmente ritengo che gli ultimi referendum per cui siamo stati chiamati si sono rivelati quasi tutti delle occasioni mancate per esercitare il più elementare dei diritti democratici. Spesso queste bagarre elettorali gestite dalle componenti politiche avverse sono divenute scaramucce per l’esercizio di pressioni politiche con conseguenti soldi pubblici spesi inutilmente per la gestione di tutto l’apparato che deve muoversi per ogni chiamata alle urne. Questa volta, più di altre, serve un’adesione di massa, un plebiscito che mostri al mondo un’Italia ancora unita, che voglia far rispettare i propri diritti civili (quei pochi che non hanno spazzato via).
Quando il 12 giugno vorremo dedicare una domenica al meritato riposo, pensiamo soltanto per un attimo a quanto poco tempo costi mettere quattro croci e quanto ciò costituisca un gesto di fondamentale importanza per il nostro futuro. E se proprio domenica non è possibile, andate lunedì!
Anche coloro che hanno perso il loro senso civico, perché nauseati da un sistema fallimentare, sapranno quanto è importante allontanare il pericolo del nucleare, cosa diverrebbe la spesa per l’acqua se la gestissero i privati e quanto sia importante rispettare l’art. 3 della tanto maltrattata Costituzione italiana che riconosce l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e ne vieta discriminazioni e privilegi.
Le tv, stranamente(!!!) non stanno promuovendo l’evento, soltanto il web si è attivato per diffondere quanto più possibile la notizia.
Spero che ognuno di noi trovi tempo, voglia, spirito solidale e rabbia sufficienti per andare a fare il proprio dovere. Ancora due settimane d’attesa e sapremo cosa accadrà.

Vignetta e articolo di Rosario Ciotto

venerdì 27 maggio 2011

Fotografie di Matteo Capodicasa - Prima puntata "Fotogrammi dalla quiete"








"Innanzitutto ringrazio molto l'amico Rosario che gentilmente mi ha offerto la possibilità di quest'esposizione virtuale all'interno del suo blog e che ho accettato molto volentieri. Un pò come succede quando si incontra una persona nuova, ho deciso di proporgli una serie di foto tratte dal mio archivio e che rappresentano differenti argomenti, luci e stili in modo da poter fornire un ritratto abbastanza completo e dettagliato di come io intendo la fotografia.
Mi auguro che il mio impegno, la mia passione, si possa trasformare in interesse per chi le osserva e possa regalare qualche istante di emozione".

Matteo Capodicasa


Ospito oggi con estremo piacere la prima puntata dedicata alle fotografie dell'amico Matteo. Un occhio attento ed un animo sensibile si evidenziano in queste, come nelle foto che vedrete in seguito. La natura, da sempre, è fonte di ispirazione per gli artisti siano essi pittori, poeti o fotografi. Cogliere l'attimo irripetibile è faticoso, ma estremamente gratificante. Spero che questi scatti vi daranno quella serenità che le bellezze della natura sanno donare.
Rosario Ciotto

lunedì 23 maggio 2011

Luci tra battiti d’ali

Max Ernst



Occhi illuminano il buio spargendo semi sulla terra profumata
… bagnata  d’autunno.
Dolce pioggia dell’anima e odore di mare s’insinua inebriando l’ultima speranza
lambisce terre di un domani sconosciuto.
Luccichio nelle strade e foglie di fuoco scaldano corpi avvolti nel quotidiano essere. 
Sguardi pesanti convergono al centro di un metafisico mondo gravitazionale.
Biglie trasparenti da cui guardare l’apparente bisogno distorto di un nulla in vetrina.
Le labbra si muovono,
ma le parole cadono mute senza suono
solo un freddo rumore di metallo
tempera le lame che scavano profili nella roccia aspra.
Sul treno del silenzio anime lambiscono la notte
soggiacendo in stazioni avvolte dalla nebbia di un passato che profuma di antico.
Capelli bianchi come nuvole
viaggiano leggere
sospingono la mente in artificiali paradisi senza confini.
Frammenti di sogno cosparsi di luce
infranti su cuori di roccia
attraversano i sensi tra polvere e memoria.
Luci tra battiti d’ali  
Venti in rivolta sul prato dei ricordi
spettinano il cuore fino alla prossima fermata. 
Philyra


venerdì 20 maggio 2011

Il gioco secondo Neruda

Fotografia di Giovanni Sarrocco

«Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.» Pablo Neruda

lunedì 16 maggio 2011

Il tempo guarisce le lesioni dell'anima

Il tempo guarisce le lesioni dell'anima: 40 X 40 (COLORI E CORDA SU POLISTIROLO, SFONDO IN VETRO STRATIFICATO)

 


 Illusione delle mente aspettare un domani migliore, mentre l’anima squarciata prova a ricucirsi lasciando evidenti tracce di sutura tra i margini di un tempo che attende il liberatorio sospiro finale.

Rosario Ciotto

venerdì 13 maggio 2011

SESTOSENSO



Esprimi il tuo espresso concorso per l’ideazione di tazzine “Esssecaffè” 2007 (sesto classificato)

Voglio presentare oggi uno dei tanti lavori svolti per la partecipazione ai concorsi di design in cui, spesso, mi cimento. Ne sono stato subito attratto, non era il solito pezzo d’arredamento o l’oggetto impossibile, ma una semplice tazzina. Una sfida, quindi, particolarmente interessante, poiché la fantasia e l’originalità doveva viaggiare all’interno di strade già tracciate. Il prodotto finito è stato accompagnato dalla seguente relazione che ne chiarisce, se le immagini non bastassero, le motivazioni e le sensazioni.

Il rito del caffè rappresenta da sempre un momento di pausa, aggregazione, socializzazione, ricarica; momento in cui ogni senso si accende: l’impalpabilità della polvere, l’inebriante aroma sprigionato, la cremosità apprezzabile al primo sguardo, il tintinnio del cucchiaino nel mescolare lo zucchero, il sapore vellutato, morbido e forte allo stesso tempo. Ed ecco che dal totale appagamento dei cinque sensi prende vita e forma il sesto senso, immaginato come un’anima sinuosa che avvolge e, nello stesso tempo si libera, visibile, in questa rappresentazione, soltanto dopo aver assaporato fino all’ultimo sorso. La scelta della donna raffigurata, dai tipici tratti latino - americani, è un omaggio ad una terra vocata alla produzione della pregiata pianta, ma anche alla sensualità che accomuna la bevanda alle figure femminili brasiliane. Il vassoio su cui sono presentate le tazzine, anch’esso ideato per l’occasione, si rifà al logo di ESSSECAFFE’. 


Rosario Ciotto

martedì 10 maggio 2011

Messina, città dei piccoli viaggi

La Madonnina del porto posta sulla torre Sant'Anna del forte San Salvatore


Difficilmente è pensabile l’idea di un viaggio all’interno di una stessa città, soprattutto perché non ci riferiamo ad una metropoli. Eppure qui è possibile … potenzialmente, si intenda! In realtà sarebbe possibile se non si facesse di tutto per celare, agli occhi del “viaggiatore” la meta del suo viaggio, massacrando ogni giorno ciò che resta nobile anche solo nella memoria. Una città dalla collocazione geografica eccellente e fortunata che si estende su due mari per circa 70 km di costa, impreziosita dalla verde corona dei suoi magnifici colli e da una eterogeneità naturale unica che ci consente una facile rintracciabilità dei vari microcosmi ambientali.  La storia di quasi tremila anni che ci ha condotti fin qui ha fatto il resto, regalandoci preziose testimonianze monumentali e culturali, molte delle quali, purtroppo, distrutte dalle varie calamità naturali (e non) che l’hanno colpita. Eppure, ogni giorno, paradossalmente, ci ritroviamo a  maledire i nostri natali. Queste fotografie, scattate da Giulia Gasparro, frutto di osservazioni attente e attese della luce ideale, costituiscono, insieme tributo e volontà, quella di una raggiunta consapevolezza, giusto preludio ad un auspicato rilancio.
Rosario Ciotto


Immagini di GiuliaGas

Gruppo scultoreo, originariamente realizzato nel 1557 da G. A. Montorsoli, del quale resta solo la statua di Cariddi (le altre originali si trovano al museo regionale), mentre quelle attuali sono state realizzate da Gregorio Zappalà (il Nettuno) e Letterio Subba (Scilla).


Chiesa SS Annunziata dei Catalani XII secolo


Fontana di Orione, G. A. Montorsoli,1547


Duomo di Messina e Campanile, fondato nel 1197, oggi ampiamente ricostruito




sabato 7 maggio 2011

Strade intrecciate

Giovanni Battista Piranesi, Carceri d'Invenzione


Muoio cento volte al giorno
eppure cammino lo stesso
Davanti allo specchio i miei occhi mi guardano
infondendomi un senso di paura

Ogni mattina mi alzo
e nonostante tutto
cammino
Sacco vuoto in balia del vento

Le strade tracciate si intersecano in una ragnatela
che si attacca addosso
e nella quale si sono invischiate tutte le passioni

Perdute le passioni
restano solo le responsabilità

Restano solo le responsabilità...
e la paura di doverle affrontare
 Rosario Ciotto

martedì 3 maggio 2011

La foto del mese

Aprile

Si pubblicano oggi le foto del mese di Aprile che hanno ricevuto i maggiori consensi dagli utenti della pagina Facebook di C8line. Desidero ringraziare quanti hanno contribuito con le loro proposte all'iniziativa postando le loro immagini.
Vi invito nel contempo alla pubblicazione per il mese di Maggio che come tema avrà  il "RITRATTO". Chiunque volesse partecipare è pregato di postare all'interno dell'evento una sola immagine, munita di breve descrizione, che, per i non iscritti a facebook, può essere inviata alla casella postale del blog rosario.ciotto@email.it
Lascio ora la tastiera a Giuliagas che coordina l'iniziativa per i commenti sulle immagini più votate.

Questo mese  per il tema “scorci metropolitani” in finale sono arrivate tre foto molto interessanti sia dal punto di vista di ripresa che di trattamento.  Divertente  leggere i titoli che ciascuno di voi ha dato alle proprie foto, un modo per stimolare la fantasia, capire qualcosa in più dello scatto e anche della personalità di chi l’ha prodotta.

Con nove preferenze "Il cielo ha una porta sola" di Enzo Vella

 
Al primo posto per preferenze troviamo “Il cielo ha una porta sola” di Enzo Vella. Immagine di grande effetto  per il particolare angolo di ripresa. L’azzurro del cielo e le nuvole che si riflettono nelle vetrate, contrastando con la penombra dell’edificio creano un preludio al “fuoco” della prospettiva. Da un punto di vista propriamente tecnico, lo scatto richiedeva una maggiore centratura per evitare il taglio degli angoli. Ciò, comunque, non inficia la gradevolezza e l’armonia.


Con sette preferenze "Guardando oltre la ragnatela in una giornata uggiosa!" di Liliana Gentile

Un buon primo piano ed una sfocatura sul fondo caratterizzano l’immagine. Netto il contrasto tra il ferro e il grigio della giornata. Un occhio attento capace di osservare e cogliere anche un dettaglio “invisibile” come una ragnatela che completa l’inquadratura rendendola molto particolare.


Con quattro preferenze "Shellwoman- Immaginando che la donna davanti a me possa udire lo sciabordio del mare" di Elehcar Itivargnam


Un angolo di un qualsiasi banale quartiere di città reso unico dal post produzione di Rachele. Ottimo il contrasto tra il B/N ed il colore che dimostra una buona conoscenza dei mezzi utilizzati.

Grazie e arrivederci al prossimo mese
Giulia Gasparro