lunedì 23 luglio 2012

Eppur ci resta aperto il cielo



ROSCIO - "Eppur ci resta aperto il cielo" collage e composizione degli anni novanta


Ultimamente vivo di riflesso più che di riflessione, metto insieme parole e vecchie immagini cercando di confrontarne i contenuti. Mi fa paura la costanza di una vita che si ostina a restarmi appiccicata addosso.
Un’immutabilità subita passivamente ma con passione, che strane a volte le parole.


Demolire l’equilibrio delle piccole infatuazioni
e dirigersi in alto, assecondando il colpo d’ala,
li dove risiede la salvezza delle inutili spoglie.
Un vento crudele sferza gli ultimi residui di stabilità
stramazzandomi su una nuvola
a cui chiedo conto della sua inconsistenza verbale.
Dagli abissi della memoria un urlo mi trattiene,
bagnandomi i piedi con la sua bava viscosa.
Lo sguardo non penetra i confini dell’oggi
e di questo devo farmene una ragione.
Il calore diventa insopportabile
mette in ginocchio tutte le gioie della normalità.
Schiudo il ventre per accogliere il colpo della liberazione
Solo una porta mi si sbatte in faccia.


Rosario Ciotto

mercoledì 11 luglio 2012

Un giorno ... forse

ROSCIO - Giorno tra i giorni (40x40 olio su tavola, collage e materico)
Vedermi scivolare nei sogni di qualcun altro
e respirare, a stento, qualche goccia di vita smarrita lungo la strada.
La lama di luce penetra il mio sguardo
colpendo lucida le parti più sensibili.
Non c'è forza in questa luna nuova,
solo un pallido rossore che inganna la mente.
Mi spoglio di tutto,
fino alle ossa,
per cercare qualcosa di bianco,
riesco a sentire solo un freddo incolore
che mi abbandona esanime ma del tutto indifferente.
Ridipingere le memorie ed incorniciarle in una prigione dorata
mentre i mondi si spengono l'uno dopo l'altro,
scandendo un ritmo industriale.
La viltà mi assale alla gola,
non l'avevo sentita arrivare,
stringe tra le sue spire il luogo dove niente muore mai,
la sua smania di oblio le centuplica le forze,
nulla stringe se non la cruda realtà
che tuttavia, ormai si palesa discinta ai miei occhi.
Un giorno, forse, riguarderò indietro
assaporando il gusto antico del significato d'essere vivo,
un giorno forse dimenticherò chi sono
e riuscirò davvero a dire addio.
Rosario Ciotto