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Roscio - IO nonostante ME - anni 80' - 53,5 x 58,5 tecnica mista |
A
proposito di una stagione all’interno……..
IO nonostante ME - particolare |
Incominciai
presto a chiedermi chi fossi, credo intorno ai dodici anni, e soprattutto perché
ero. Davo per scontato che fosse un pensiero condiviso tra i miei coetanei e
che tutti avessero, assieme a sesso e “proibito comune” curiosità,
inespressa per pudore, riguardo a certi temi. Mi resi conto presto che non era
così. Cominciai quindi a mascherare questa mia “debolezza” fino alla maggiore
età, quando, in ambito universitario capii che le mie angosce giovanili erano
privilegio di pochi eletti che si consideravano PENSANTI. Ricordo lo
smarrimento e l’inadeguatezza, non mi ci ritrovavo. Da un lato il crogiuolo del
pensiero ad uso e consumo di un branco di intellettuali ortodossi non
praticanti, dall’altro una vastità terrificante di umanoidi che
per chissà quale alchimia divina svolgevano correttamente le funzioni biologiche
elementari. Continuò pertanto la mia ricerca in solitudine. Una delle pietre
miliari di questo peregrinare è il quadro che vi propongo oggi. Il titolo
originale, non lo ricordo più, di solito targa, per necessità di
riconoscimento, quanto produco chi mi sta accanto in quel momento, io i titoli li
considero, sbagliando, un inutile orpello. Da quando l’ho prodotto, credo anni
ottanta, è stato sentinella fedele di ogni ingresso dei miei ambienti. Ancora
oggi assolve con diligenza la sua funzione, ricordarmi che mai potrò giudicarmi
obiettivamente, ogni volta che entro in studio. Lo descrivo brevemente, visto
che le immagini potrebbero non essere esaustive. E’ composto da una tavola sulla
quale, come i moderni livelli dei software di fotoritocco, sono adagiati in sequenza:
uno specchio, la lastra RX di un torace e una pelle di stoffa raggrinzita
squarciata, bordata da un’eloquente cerniera rotta con crocifisso pendente.
Ogni volta, e capita sempre, che qualcuno entrando me ne chiede il significato,
lo invito a porsi davanti al quadro e a dirmi cosa vede. Il novanta per cento
dei soggetti incomincia a parlare di stoffa, cerniere ecc.. Quasi nessuno mi
parla del proprio viso, la propria esteriorità riflessa dietro la quale,
nonostante sforzi e lacerazioni non riusciamo ad andare fino in fondo, se non con
l’indulgenza del nostro ego apparente. Ancora osservo ….. ancora mi chiedo.
P.S.
mentre caricavo le foto, ho trovato un titolo: IO nonostante ME, che ne
pensate?
Rosario
Ciotto
"IO nonostante ME" particolari