Angela Scappaticci
Isole di ceramica bianca lambite dalla neve si fondono… confondono.
Stordiscono per il bagliore, accecano per il riflesso.
Specchio dell’anima di ghiaccio su cui scivolare senza rumori, nè colori.
Solo ombre e fantasmi cui parlare sussurrando i vuoti della vita.
Lento scricchiolio … orme di sangue sul cuore.
Paura e sudore.
In un istante il mondo diventa piatto.
Il pensiero rapisce e porta lontano.
Aprire le porte del respiro alla calda pace di pomeriggi col battito in gola
La mente stordita da statiche evoluzioni che sfiorano fragili equilibri
Sincronia di vite sfiorate, lambite, attraversate.
Scappare da folla e rumori.
Odore di nulla.
Pioggia e coralli.
Capriole di fumo e occhi taglienti.
Impronte che inseguono … minacciano.
La vita è un attimo.
Linee spezzate, figure amorfe
…il pianto della luna e uno schianto nel buio.
Non è mai tutto come prima.
Niente è stato quel che c’è.
Rosy
Nessuno è quel che è stato e le orme insanguinate servono a segnare il nostro cammino. Dietro il ghiaccio, in ogni caso, pulsa vitalità e sentimento e le tue parole lo testimoniano con grande vigore e nobiltà. Sono onorato di averle ospitate. Ad majora Rosy. Roscio
RispondiEliminaIntensità e passione si perdono nel corso di tutto lo scritto. Un finale che fa riflettere e lascia le porte aperte alle esperienze che ciascuno di noi ha ammonticchiato nel corso della vita. Spero di regalare anche io un pezzo al più presto.
RispondiEliminaRoby
"La vita è un attimo": quanta saggezza in questi versi e quanta poesia in quella "ceramica bianca", nell'"anima di ghiaccio", nei coralli e soprattutto nelle "capriole di fumo", che mi ricordano quest'ultime Ungaretti.
RispondiEliminaComplimenti, carissima Rosy!