ROSCIO (2006) - La stanza, vista da fuori (40x40 colori su tavola, collage e vetro) |
La prima volta che ti vidi
pensai ad una bugia perfetta
che distraesse la rotta dei miei sogni ridestati.
L’ultima ….. non la ricordo più.
Inganno le memorie del bambino
con l’acume dell’erbivoro,
masticando noiosamente gli ultimi brandelli succulenti.
Gli occhi, chiusi,
colgono scene da una frontiera invalicabile.
Distruggo con candore, senza intento,
mi bagno alla fonte dell’incoscienza,
risorgo con coraggio.
Ti vedo, ai confini del cuore,
ardere su una pira di pensieri contrastanti
mentre la mia furia,
percuote il tuo ventre con colpi proibiti,
oltre il limite di ogni sentimento.
Saldo il tuo sguardo con il palmo della mano
e m’inginocchio al tuo fianco,
cosciente che nulla di te mi è mai appartenuto.
Senso di vomito, scosse feroci,
scuotono un corpo inerme che riesce solo ad assimilare
suoni violenti nascosti tra le piume di un giaciglio rassegnato.
La memoria della tua voce è vecchia,
vecchie sono
le promesse di salvezza che potrebbero lenire
le piaghe di un’epidermide corrotta.
Respiro il tuo nome, in silenzio, in una stanza vuota
nella quale soffoco con cura maniacale ogni mia passione.
La camera ringrazia voluttuosamente
ridendo dei miei eccessi e della mia brutalità.
Odor di vino e di vergogna
impregnano le sue rozze pareti
mentre un nero tormentato pone fine all’agonia.
Rosario Ciotto
"Respirare il tuo nome in silenzio in una stanza vuota", "promesse di salvezza"-qui ci sono due metafore molto belle. Spero che la traduzione non è stata giocata con me. Grazie. Ho letto con piacere, una bella serata!
RispondiEliminaBello e buona serata ciaoooo
RispondiEliminaLa poesia è forte, è dura..E poi c'la tristezza di ritrovarsi soli tra frammenti di vita vissuta..Soli in una stanza che non si vuole fare vedere, o non vi si vuole fare accedere...
RispondiEliminaCome al solito l'insieme di immagini e parole è efficace.Una complementarietà che colpisce i sensi e scuote emotivamente.
Buona serata!
Anche a me ha colpito la frase "respiro il tuo nome", ma anche "distruggo con candore" (is it possible?)
RispondiEliminaIl quadro mi piace molto, a differenza del precedente che hai postato.
La cosa che mi piace di più è la cornice a collage (pezzettini di carta strappati a mano?)
... La mano chiude l'accesso allo spiraglio di luce, con intento masochistico, perchè la stanza del sè non gradisce intrusi?
Ciao Silvia, mi piace questa tua voglia di capire, anche se intuisci già tanto. Si, è possibile distruggere con candore, una sorta di goffaggine innocente guidata da un autolesionismo latente. La cornice è fatta di "bianchi", più o meno sporchi, strappati con le mani, a brandelli, per poi essere ricomposti in un apparente omogeneità. La mano cerca un contatto, ma sempre per la labilità del momento, paradossalmente chiude la possibilità d'introspezione. Si, non gradisce intrusi che potrebbero vedere un "corpo nudo, indifeso". Grazie
EliminaUna poesia forte che non si ferma alla mera superficie delle cose.
RispondiEliminaNon commento la poesia che mi ha colpito allo stomaco come un pugno.
RispondiEliminaLa luce è all'interno della stanza, mentre il buio è fuori, la mano cerca di tenere fuori il resto del mondo.
Anche a me piace "respiro il tuo nome", molto pregnante.
RispondiEliminaIl quadro mi piace a prescindere. Essendo io stesso pittore non mi chiedo mai cosa voglia significare, ma aspetto che il quadro mi illumini il buio che ho dentro, che mi solleciti un'emozione; se ci riesce mi piace, automaticamente.
È sbagliato cercare di capire quel che l'artista intendeva dirsi e dire di conseguenza anche ad altri. Non si arriverebbe mai alla verità, che sarebbe poi la verità dell'artista, non quella propria.
Un quadro non è mai uno -quando è riuscito- ma dieci, mille, diecimila, tanti quanti sono coloro che lo guardano e ai quali dice qualcosa, ogni volta una verità diversa, la loro.
anche a me ha colpito in particolare "respiro il tuo nome", ma in generale tutta la poesia perché trovo che sia molto fisica ma allo stesso tempo intimamente introspettiva. Le parole trasudano quello che non dici. Bravo Rosario.
RispondiEliminaGrande corrispondenza tra dipinto e versi, a significare una passione che forse in tanti rimpiangeranno di non aver vissuto. Non a tutti, infatti, viene dato di spenderai in tumultuosi amori.
RispondiEliminaAdoro tutte le tue opere, tutte quante, in ogni forma. Ma questa poesia è davvero stupenda
RispondiEliminaessenze,anima,impronte come se qualcuno attraveso la finestra avesse creato un quotidiano mistico,misterioso, avvolgente,sensibile.. mi piace
RispondiEliminaNon si può passare da te di corsa, perché dipinti e testi richiedono concentrazione, affinché se ne possa cogliere il senso o almeno si cerchi di capire. E io questa sera ho la mente svuotata di energie, non ho parole per dirti lo sgomento in cui mi lascia la tua poesia sublime e quella mano a me pare piena di sofferenza chiusa dietro le sbarre di una prigione, illuminata a giorno come l'assassino che ancora non ha confessato.
RispondiEliminaIl mondo dei blog mi sta facendo conoscere tanti Artisti poliedrici, a volte, come nel tuo caso, artisti totali, con molto talento ma anche con molte cose da dire.
RispondiEliminaGrazie di esserci.
Ho linkato questo post sul mio blog...mi serviva il tuo splendido quadro :)
RispondiEliminaE' un piacere, oltre che un onore. Ciao
Elimina" Odor di vino e di vergogna
RispondiEliminaimpregnano le sue rozze pareti
mentre un nero tormentato pone fine all’agonia."
Beh, di fronte a tanta grandezza mi trovo disorientata. Non posso "liquidare" un commento con poche parole sterili ma non riesco a trasmettere in poche battute tutta la mia ammirazione per questo post capolavoro.
Vado via in punta di piedi.
Francesca
Prima di tutto grazie che ti sei messo come lettore nel mio semplice blog, poi voglio dirti che sono rimasto sbalordito da questa tua arte, non so se hai letto qualche mio vecchio post se mi conosci bene io non sono che un vecchietto che con l'aiuto di tutti gli amici blogger mi aiutano a non invecchiare.
RispondiEliminaSpero che un giorno potrò leggere qualche tuo commento nel mio blog.
Tomaso
Nella bugia dei sogni si nasconde spesso la verità e troppe volte la verità è il pallido riflesso di un sogno bugiardo. Vicini eppure distanti, due corpi che si penentrano senza toccarsi davvero. Eppure il corpo si rincorre, come materia che dia sostanza a quel "se" che sfugge. Respirare un nome nell'aria, come soffio che diventa pietra. Si impregna nelle pareti e le tinge di sangue. E Il sangue e il corpo restano l'unico mezzo per sentire ancora la vita... fino all'ultima goccia.
RispondiEliminaImmagini e parole molto forti. Come primo incontro del tuo blog, non è male. Ciao.
RispondiEliminaCiao, grazie per esserti aggiunto tra i miei lettori. Complimenti per le tue opere sono veramente belle.
RispondiEliminaBuon pomeriggio e a presto!!!
Molto belli, sia il quadro che la poesia.
RispondiEliminaCiao Rosario, la mano sembra voler bloccare l'osservatore e porre il suo confine, ma la verità si discioglie in pulviscoli di luce, supera la barriera svelando il segreto di una bugia quasi perfetta!
RispondiEliminaSorridente fine settimana!
P.S. grazie infinite per aver letto la mia anima!
Stupenda poesia, ma anche un quadro molto interessante. Elvi
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