Guardo il mondo e le sue pieghe. Inadeguato e barcollante mi lascio ferire da una realtà vuota e distante che ripiega l'anima nel fondo di una vecchia soffitta polverosa. Rosario Ciotto
mi piace... è così vera... quante volte mi capita di sentirmi così... con addosso la fatica di reagire e un senso di inadeguatezza che pervade... ... forse a volte bisogna davvero ripartire dalla polvere che ci siamo lasciati entrare nei polmoni, liberarcene e iniziare ad emettere nuovi respiri... una buona serata per te, caro poeta...
sono straordinarie queste parti del corpo dolorose e sospese in piccoli quadri trasparenti, come se la realtà dovesse leggersi a pezzi e isolata dal resto del corpo e dell'anima
mi piace... è così vera... quante volte mi capita di sentirmi così... con addosso la fatica di reagire e un senso di inadeguatezza che pervade...
RispondiElimina... forse a volte bisogna davvero ripartire dalla polvere che ci siamo lasciati entrare nei polmoni, liberarcene e iniziare ad emettere nuovi respiri...
una buona serata per te, caro poeta...
Bella opera,accompagnata da un testo breve ma straordinariamente significativo.
RispondiEliminaE' il male di vivere che stringe l'anima come in una morsa.
RispondiEliminaHo avuto il piacere di vederlo "dal vivo" e fa tutto un altro effetto, molto più bello, molto più d'effetto.
RispondiEliminaRoby
sono straordinarie queste parti del corpo dolorose e sospese in piccoli quadri trasparenti, come se la realtà dovesse leggersi a pezzi e isolata dal resto del corpo e dell'anima
RispondiElimina