Przemyslaw Stradczuk
Calmo si libra dal sesto piano il volatore
nulla gli manca, se non le ali.
Spicca il salto dal suo trespolo ringhiera
guardando la luna in faccia.
In lei si specchia.
Paco è il volo che lo porta in seno al panorama
Custode del seme dell’agognato oblio.
Il vento lo bacia e l’accompagna
E lì, a mezz’aria, dove più la gravità insiste,
ricorda per caso che “volatore” è termine che non esiste.
(I rammarichi smettono di bussare)
Rosario Ciotto
Stupenda poesia,"vola" tra realtà e illusione.
RispondiEliminaPerò! Poesia veramente splendida :) Complimenti!
RispondiEliminaForse un invito a tenere i piedi ben piantati a terra e a saper volare solo quando se ne hano le capacità e le possibilità ;)
E.
scusa a che piano stai tu????:-o angela:)
RispondiEliminabellissima poesia e ottima scelta dell'immagine:)
RispondiEliminaE' strana e molto triste questa poesia. Un volatore che si libra sulle ali del suo sogno, ma un risveglio terribile lo porta là dove si sfracellerà al suolo. Questo è quello che io sentito leggendo il testo: i sogni si autodistruggono nello scontro con la realtà.
RispondiEliminaCome il calabrone di Einstein che vola pur non potendo... La consapevolezza porta a volte la perdita del sogno. Bellissima Rosario. "E lì a mezz'aria", tra cielo e terra, nel confine tra sogno e realtà mentre sei in volo capisci che ti distruggerai.
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