Rieccomi, dopo uno stop imposto da un epica rivolta delle mie dotazioni informatiche che accanitamente mi hanno precluso oltre al lavoro, anche il piacere di questi miei ludici spazi.
Vi propongo una trilogia di sintassi semantico/semiotica. Il "pezzo", in realtà è unico ma lo proporrò "in pillole" per renderlo meno pesante.
Dell'uomo
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Roscio, "dell'uomo" - 2006- tecnica mista su tavola
Catturato da una trama abrasiva,
timbro costantemente, assieme ai mie simili,
la pretesa di vivere.
Le solite facce, clonate in sequenza, vagano per
il mondo
lasciando come unico segno delle incognite
impronte.
La vista, offuscata da un orizzonte sfocato, si
perde in un mare di vite
inchiodate
dalle loro stesse paure.
I nostri nomi non si libereranno mai
da quelle
oscure consuetudini che ne hanno determinato l’oblio.....
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Roscio, "dell'uomo" - 2006- tecnica mista su tavola, PARTICOLARI |
Rosario Ciotto
Eccomi di ritorno, ti lascio il mio augurio per un 2013 come tu lo vuoi.
RispondiEliminaE quella rete di ragno che tiene prigioniero l'uomo, quelle facce tutte uguali, le lettere inchiodate, tutto parla di anonimato e sofferenza.
Una realtà pesante, la tristezza della consuetudine, avverto la sofferenza di far parte di una società che ti cataloga, ti scheda ti opprime in questa sua invadenza omologatrice.Bel lavoro, bel mix di parole e immagini con effetto scioccante Roscio.. mi piacerebbe sentirti piu' sereno!..
RispondiEliminaChe dire? Questo mosaico di impronte digitali, lettere e facce (di sangue?) incasellate mi ha semplicemente affascinato. Quale il vero segno, quale la vera traccia della nostra esistenza? E ne rimarrà, poi, qualcuna?
RispondiEliminaNik,
Eliminanel tuo commento sento odore di uno che ha letto "la macchia umana"!
Caro Roscio se pensiamo veramente ci troviamo in un vero labirinto di ragnatele che difficile d'estrarsi.
RispondiEliminaCiao e buon anno 2013 sperando sia veramente buono.
Tomaso
Quando vedo queste opere...penso che sono un idiota ho sempre pensato di non saper disegnare un volto ! ahahhaah
RispondiElimina"pezzo semantico/semiota" Brrrrrrr se non lo avessi visto mi sarei fatta quasi impressionare visto il nome!
Belli i versi, bello l'insieme.
Hai colto nel segno siamo tutti ignoti schedati, così ignoti che spesso anche da soli facciamo fatica a riconoscerci.
Ciao Rò
Beh sei unico ma non nella tua unicità ma nella tua espressione. Mi raccomando non diventarmi troppo ...magro.ciaoo
RispondiEliminaQuella rete tirata in modo non uniforme mi sembra davvero emblematica. Un'opera che fa riflettere.
RispondiEliminaBuon 2013, speriamo siamo più sereno dell'anno appena trascorso.
bentornato
RispondiEliminaMi piacciono tutte quelle faccine uguali, monito al comune anelito all'uniformità,
RispondiEliminami disturba la rete.
p.s. la base cos'è, carta vetrata o pannello ricoperto di zucchero di canna?
Carta vetrata, abrasione pura. Ciao
EliminaSempre molto interessanti le tue opere..questa tua rete ci fa soffermare a riflettere..
RispondiEliminama forse è una visione e rappresentazione un pò troppo pessimistica dell'uomo.
Buona serata, Stefania
:( ma il mio commento??????????
RispondiEliminama uffa avevo lasciato un commento sul quadro lungo due km (vabbè... ho un po' esagerato...) Ti chiedevo pure se quella trama fossero delle calze smagliate... :( dov'è???
RispondiEliminaCiao Monica, ho indagato e trovato il tuo commento sulla casella di posta elettronica (non capisco perchè non lo ha visualizzato). Lo riporto testualmente ringraziandoti affettuosamente e augurando anche a te un magnifico nuovo anno.
Elimina"quella trama(è una calza smagliata???) sembra catturare tanti volti anonimi come pesciolini in una rete.
ops... auguri! :P"
Si è una calza smagliata che, ammaliatrice e un pò "zoccola" come la vita, ci cattura e alla fine ci spersonalizza omologandoci. Un abbraccio
Faccio mio il commento del saggio Zio Scriba : mosaico di impronte digitali.
RispondiEliminaNon saprei coniare definizione migliore.
Plastica corrispondenza di immagini e parole!
RispondiEliminaCiao Rosario, le tue opere sono forti, intense, passionali, simboliche, originali, riflessive e tanto altro, ma non potranno mai essere pesanti, questa mi sembra un invito alla comunicazione, le lettere e le facce inespressive incasellate nella loro solitudine devono smagliare l'apatia per unirsi e formare un significato!
RispondiEliminaSorridente fine settimana!
ciao Roscio (Rosario?)
RispondiEliminauna scoperta il tuo blog, molto suggestivo.
E molto efficaci i versi che accompagnano le opere.
un saluto
Nina
Si, Roscio e Rosario Ciotto sono la stessa persona. Con lo pseudonimo Roscio firmo i lavori di pittura e grafica, con il mio vero nome tutto il resto, così non mi confondo :). Grazie del passaggio e complimenti per le tue pagine dalle quali ripasserò certamente. Ciao
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