Il tema era quello della rigenerazione e del riposo. Alla ricerca di un microspazio che avesse carattere significante ed univoco e per di più unto dal crisma del “RITO”, ho partecipato ad un concorso di design con un progetto di un “mobile” di nuova concezione in cui la forma assuma solo ruolo di segno mentre la funzione sia frutto di applicazioni che, fino a qualche anno fa, ritenevamo più o meno verosimili, ma che oggi si impongono gettando le basi di una consuetudine futura.
A questo punto l’intuizione si sviluppava con naturalezza a partire dal concetto teorico di rigenerazione, unica alternativa alla sterilità di un riposo passivo, quasi subito, necessario ma non vissuto. Ho pensato ad un riposo, atteso, agognato, pianificato in maniera diversa ogni giorno, adeguato per soddisfare un bisogno mutevole. Non poteva essere solo un oggetto, anche se era importante concretizzare una forma eloquente.
E dalla forma sono partito.
Quale “forma” se non l’uovo può interpretare la rigenerazione? Universalmente riconosciuto come simbolo di resurrezione, il suo guscio rappresenta la tomba dalla quale esce un essere vivente: l’eterno ritorno della vita. Gli antichi romani usavano dire “OMNE VIVUM EX OVO” (tutti i viventi nascono da un uovo).Nasceva così l’idea di approntare una forma significante atta al recupero non solo delle energie, ma attraverso il rito, alla riappropriazione di una gratificazione quasi spirituale. Una forma…ma non soltanto. Anche il contenuto deve essere pensato per soddisfare i sensi, poiché proprio da ciò scaturisce l’appagamento, preludio del riposo. Pensate ad un comune ritorno a casa dopo una, altrettanto comune, “lunga giornata”. Avete programmato per le venti il vostro microclima ideale e la vostra essenza preferita, con discrezione, riempie la forma. Riponete la vostra “uniforme da lavoro” e il guscio è pronto ad accogliervi. Vi sedete sulla comoda chaise longue, appena il tempo di cogliere dal frigo bar il vostro cocktail, mandare una e-mail per confermare una cena e parte, silenzioso ma efficace, un massaggio rilassante.
La musica vi avvolge assieme a colori rasserenanti. SIETE VIVI.
Il guscio si compone di una base che assolve alle funzioni di piattaforma strutturale per l’assemblaggio delle costole/cavedio, realizzate in struttura metallica cava e di una pelle in vetro temperato. La piattaforma funge da “finale” degli allestimenti dedicati, con quadro tecnico, per l’allaccio agli impianti domestici (adduzione e scarico acqua, elettrico, telefonico, TV). Le costole/cavedio, un vero sistema di comunicazione per il passaggio degli impianti, sono pensate in alluminio pressofuso cavo e danno l’opportunità a vari rivestimenti. In progetto si è pensato, genericamente, al legno. Un pannello vitreo tra due “paralleli”, funge, ruotando, da ingresso a questo microcosmo. Il guscio è costituito da vetro ad opacizzazione comandata, un vetro stratificato nel quale è collocato un film LC contenente cristalli liquidi che sotto l’influenza di un campo elettrico diventa immediatamente trasparente, mentre normalmente è traslucido. La proprietà di diffusione dei cristalli liquidi consente l’utilizzo come schermo per retroproiezioni.
Rosario Ciotto
Beh...credo sia il sogno di tutti. Un ambiente intimo, caldo e profumato che rinfranchi dalla fatica di giornate interminabili. Chissà che presto non divenga un pezzo d'arredamento in ogni casa. Te lo auguro di cuore.
RispondiEliminaRosy