sabato 30 aprile 2011

Regali di nozze per nozze regali.




"Quando l'esistenza umana è inautentica, perché dominata dal "Si", l'uomo non parla più né è indotto ad aspirare alla conoscenza: il parlare cede il passo alla "chiacchiera" e la conoscenza viene sostituita dalla "curiosità". Infatti, nel momento in cui cedo al "Si", non parlo più di cose che coscientemente sento mie e di cui voglio parlare con gli altri. Al contrario, "chiacchiero" avvalendomi di modi di pensare comune e tendo a parlare delle cose di cui tutti parlano nel modo in cui tutti ne chiacchierano." 
Martin Heidegger

Il paese va a rotoli: disoccupazione, inflazione, semi dittatura, ma noi da bravi italiani mediocri di cosa ci preoccupiamo? Di quale velo la pura e candida donzella che sposava il bel principino aveva scelto per il giorno più memorabile della sua dorata vita. Non si è parlato d’altro. Quantità di dipendenti (donne) che si connettevano a internet dai cellulari perché non potevano non sapere che forma avesse l’abito della bellissima sposa. Ma certo, come continuare a lavorare con questo terribile dubbio che occupava l’unico neurone dell’impiegatuccia media. E non parliamo poi delle casalinghe in contatto telefonico con le poverine, che hanno avuto la disgrazia di non essere licenziate in tempo per seguire la diretta sui megaschermi,  che con una sorta di tele pettegolezzo in diretta hanno descritto alle povere lavoratrici gli accadimenti con un misero racconto senza immagini in movimento.  Sono episodi che segnano! E io le avrei “segnate” tutte… con un cric, ma ero troppo intenta a riempire il sacchetto in dotazione su ogni aeroplano per dedicarmi a questa piacevolissima attività. E come tralasciare il fondamentale lavoro delle alacri formichine che lavorano per i mass media che facevano a cazzotti per raccontare quanti più dettagli inutili riuscivano a raccattare. Io non ho acceso lo schermo durante il corso dell’intera giornata, ma ovunque si incontrasse gente era il solo argomento degno di parola. Mi danno della cinica, mi dicono che non amo sognare. Beh no, in effetti questo, almeno per me, è un  incubo. Le mie strade oniriche si intersecano, piuttosto, in meandri di democrazia che sfociano in piazze di libertà, lavoro, onestà e pulizia. Scusate se non sogno il velo in pizzo ricamato in cui spero inciamperanno coloro che il cinismo lo praticano ogni giorno spargendo il sale dell’imbecillità sul mondo!

Philyra

8 commenti:

  1. Sono totalmente concorde con te. Trovo più interessante una partita a bocce degli ubriaconi in paese rispetto al matrimonio del secolo

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  2. Sei mitica!!!
    Condivido in toto i tuoi pensieri e le tue riflessioni...è da un pò che non seguo più la TV perchè è una noia mortale.
    Complimenti per il tuo blog e grazie per la simpatica visita

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  3. Il grazie e i complimenti, naturalmente vanno a te, Roscio.
    A presto

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  4. per fortuna non siamo tutte così...donne che lavorano fuori e dentro casa a mandare avanti la famiglia, donne che accompagnano i figli a scuola, donne che si perdono nel traffico, donne che arrivano la sera stanche...donne e donne

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  5. io ho accuratamente evitato di interessarmene al punto che fino al giorno stesso neqnche sapevo la data di questo.... evento oolossale1! Resto anch'io allibito da come tutti si sono emozionati alla favolina.... Ma per fortuna una minoranza è ancora sveglia e non lobotomizzata.

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  6. IO NON ME NE SONO MINIMAMENTE PREOCCUPATA, PERCHè LAVORAVO PER DAVVERO....e' grave?

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  7. Ringrazio tutti per i commenti e mi sincero con gioia che il pubblico lobotomizzato non si è insinuato prepotentemente ovunque. Il web, ancora, nè è esente. Grazie amici anti tv :)
    Philyra

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