mercoledì 2 febbraio 2011

Una testa: 40 X 40 (COLORI, FILO SPINATO, COLLAGE E PIROGRAFO SU POLISTIROLO, SFONDO IN VETRO STRATIFICATO)



Colori, suoni, ricordi, vortici, emozioni. Apparente e confuso vago tra il disordine degli eventi che custodiscono emozioni appese ad un filo di luna.

3 commenti:

  1. Immagini suggestive e parole molto poetiche...
    Voglio dedicarti i seguneti versi:

    rare perle di lago


    No mi chiamari



    Zzittu, no mi chiamari.

    Vogghiu vardari 'i perli

    chi sup' 'o lagu siminau la luna.

    Stamundi queti queti,

    ca cercu mi ndi pigghiu ncarchiduna.



    Maria De Maria, poetessa palmese





    (Traduzione:

    Non mi chiamare



    Zitto, non mi chiamare.

    Voglio guardare le perle

    che sul lago seminò la luna.

    Stiamoci quieti quieti,

    che cerco di prenderne qualcheduna. )

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  2. Scusami ma il rigo che precede il titolo della poesia era il titolo di una fotografia che ho copiato senza accorgermene ( lo copiata del mio blog dove l'avevo postata tempo fa).

    Un abbraccio. a presto.

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  3. Cara Donatella,
    è proprio vero che il silenzio è una fonte inesauribile di comprensione e meditazione, elementi fondamentali per porsi davanti ad un'opera "altra" senza preconcetti, nè opinioni già confezionate cogliendone il significato.
    Grazie per i tuoi affettuosi commenti, a presto.

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