lunedì 3 ottobre 2011

TETRAPODE

Il progetto "tetrapode", del 1995, si riferisce prevalentemente ad un cavalletto regolabile in altezza. Azionando sui dadi ciechi, allentandoli o serrandoli, si bloccano o meno le barre trasversali che fungono da frizione, consentendo allo stantuffo centrale di muoversi fino a raggiungere l'altezza desiderata. La struttura autoportante, in legno di faggio con elementi di connessione in acciaio rende l'oggetto adattabile ad usi anche diversi, sia canonicamente, in coppia come "piede" per piani d‟appoggio, sia come totem espositivo autonomo. E' da parecchi anni che lo utilizzo e il tempo gli conferisce giorno dopo giorno il carattere del fedele compagno di viaggio che non tradisce, adattandosi ad ogni avventura.






6 commenti:

  1. Ma guarda, non ne avevo mai sentito parlare. Mi sembra però una realizzazione molto intelligente e anche esteticamente molto gradevole.

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  2. Bello! L'evoluzione del tavolo da disegno, che ancora utilizzo con funzioni diverse.

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  3. Bellezza e genialità fusi in un oggetto. A volte basta quell'intuizione per creare qualcosa di speciale e tu sei sempre ricco di idee così...davvero bello. Roby

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  4. ma dai, veramente bello. Ma l'hai disegnato in digitale???

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  5. geniale! hai provato a mettere delle luci? laterali o centrali?

    laterale per illuminare degli oggetti da porre sotto il vetro e centrali per copiare!!! non tutti sono bravi come te a disegnare! vecchio trucco del vetro...

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  6. E' un vecchio progetto che ho avuto la fortuna di realizzare, in prototipo, grazie ad un uomo eccezionale che è venuto a mancare in questi giorni e che non finirò mai di ringraziare per tutto quello che mi ha donato.
    In questo caso lo vedete in versione "digitale", realizzato con autocad in 3D ma, spero presto, lo vedrete in foto, quando pubblicherò le immagini del mio nuovo studio. L'idea del piano luminoso mi affascina, ci penserò seriamente cercando di trovare un sistema di alimentazione autonomo per non essere vincolato alle prese elettriche. Intanto ringrazio tutti per la visita e gli attestati di stima. Rosario Ciotto

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