Lui non poteva chiudersi
dentro la stanza
e pensare
che attorno non c'era nessuno
perchè attorno c'era la stanza.
Nessuno era la stanza.
Troppo piccola vista dal cielo
la stanza era tutto in quel momento.
Era tutto.
Perchè gli stavano bruciando le ali?
"L'unica cosa da fare è tendere la mano"
pensò.
Ancora aspetta
Poesia e illustrazione di Rosario Ciotto
bella :(
RispondiEliminaIl palazzo incrinato è la cosa che più mi ha colpita... perchè?
RispondiEliminae ma se mi chiamavi venivo io a spegnere le ali ad aiutarti a ricostruirle e a darti la mano...che ne sapevo io che eri chiuso nella stanza...chiama la prossima volta... anzi no...mi sa che è meglio che ogni tanto vengo a bussare io alla porta delle tua stanza:-D angela:)
RispondiEliminabella la poesia e molto suggestiva anche l'immagine. Sei molto bravo!
RispondiEliminaL'altra stanza
RispondiEliminac’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che ascolta da dietro la parete.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che si chiede cosa stai facendo
lì per conto tuo.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che ha paura che tu stai meglio da solo.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che pensa che tu stai pensando a qualcun’altro
o che pensa che a te non ti importa di nessuno
tranne che di te stesso in quell’altra stanza.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che non gliene importa più di te come una
volta.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che si arrabbia quando fai cadere qualcosa
o che si secca quando tossisci.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza che fa finta
di leggere un libro.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che parla per ore al telefono.
c’è sempre qualcuno nell’altra stanza
che non ti ricordi mai bene chi è
e ti sorprendi quando fa rumore
o cammina lungo il corridoio per andare in bagno.
ma non sempre c’è qualcuno nell’altra
stanza perchè
a volte non c’è un’altra stanza.
e se non c’è
a volte non c’è proprio nessuno neanche
qui.
da Il primo bicchiere, come sempre, è il migliore, di Charles Bukowski
(anche se commentare citando altri lo detesto!)
Confermo!
RispondiEliminaSuggestiva sia la poesia, che l'immagine!
Bravo
Ciao
Angelo
Cara Maraptica, il palazzo inclinato sta a sottolineare la labilità di chi, da solo, osserva il mondo da un punto di vista inconsueto. La solitudine è sempre stata una mia peculiarità, anche se ho aperto sempre la porta a chi bussava. Grazie ad Ale per la poesia di Bukowski che, per quanto mi piaccia molto, non conoscevo e che calza a pennello. Grazie a tutti i nuovi amici ed a coloro che hanno letto e commentato questo post. A presto!
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